domenica 27 febbraio 2011

DIGITA NOS A MALO


.. ti ringrazio o digitale terrestre, perché offri una gamma ossessivo compulsiva di emittenti assolutamente utili per l’umana specie, perché hai redento canali dei quali giuro con i miei occhi di aver assistito al funerale, morti e sepolti, sebbene uccisi da progenie che tuttavia ahimé sempre dalla stessa matrice derivava… Invece..
Invece mentre facevo un tranquillo zapping casuale per mandare meglio giù la colazione tardo mattutina a momenti ci restavo secca; sono riusciti a riesumare il bisnonno crepato oramai da immemore tempo di una rete televisiva nazional-locale di cui son stata a libro paga per un buon periodo di vita - non come certe squinzie che girano oggi, sia chiaro :-D -, senza prevedere il fatto che il vecchiardo avrebbe parlato il suo antico linguaggio, o forse facendolo riapparire avendo già calcolato il potenziale illimitato della sua natura antica…
Sia come sia, sono davvero contenta di non dover operare mai più montaggi di pubblicità erte a fittizie panacee di tutti i mali, fantasmagorici bruciagrassi somministrati sottoforma di pillole magiche, cyclette che neanche Bartali (già, ma si fa una pre-riflessione su chi ci salirà sopra?), maghi che ti restringono lo stomaco solo per effetto di uno sguardo magnetico. Occhio malocchio prezzemolo e finocchio. Voglio dire. Era molto più credibile Banfi. Contenta, sì. Anche perché a mettere al confronto “il nuovo” di prima con “il vecchio che avanza” di oggi, devo dire mi è andata davvero di culo.. Vabbene tutto, ma il rosario elettronico di Papa Giovanni Paolo Secondo che si attacca con un magnete al cruscotto dell’auto e recita i versetti mosso da pile ricaricabili attraverso l'accendisigari no, quello mi sarei rifiutata proprio. C’è un limite a tutto, in questa nazione senza più pudore, da qualche parte bisogna pur iniziare a rivendicarne un poco, cheddite?

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